Leonardo Da Vinci – Menti Incomprese #5

Un presunto autoritratto di Leo.

Eccoci qua. Scommetto che siete tutti andati in brodo di giuggiole appena avete letto il nome, vero?
“Ah, Leonardo, il più grande genio del Rinascimento italiano! Ma che dico: di tutti i tempi! Di tutti i luoghi! Ma che dico: di tutto lo spazio-tempo!” Lo dovete leggere col tono squillante e vagamente offeso dello snob che fino a quando non l’ha coercitivamente studiato a scuola, pensava che Leonardo fosse la tartaruga con le spade e la mascherina blu… figurarsi cosa sia lo spazio-tempo.

Tutti amano Leonardo da Vinci! Stona persino un po’ in questa rubrica, dato che anche al suo tempo non ha avuto grosse grane per esprimere il suo genio. Ma eccoci al punto: il suo genio! Una mente capace di studiare, approfondire e migliorare ogni anfratto dello scibile umano, dalle discipline umanistiche a quelle artistiche, dall’ingegneria all’architettura all’idraulica, passando per astronomia, botanica, geologia, anatomia!

Cosa è andato storto?! Cosa ha impedito a questo gigante dell’intelligenza di costruire robot giganti, orde di omuncoli assassini, armi di distruzione di massa e soggiogare l’umanità tutta?!

“Cesare, ecco i progetti per il carro armato che mi hai chiesto. Cosa?! Ci vuoi fare la guerra?! Come potevo immaginarlo?!”

Un grande illuminato dell’epoca – Cesare Borgia – aveva provato a metterlo sulla buona strada, facendolo lavorare su macchine da guerra e in varie mansioni legate alle campagne militari. I frutti si videro: Leonardo inventò un nuovo tipo di polvere da sparo, formata da una miscela di zolfo, carbone e salnitro; progettò gli “scorpioni”, macchine in grado di lanciare di tutto e distruggere le macchine nemiche; vari modelli di cannone per demolire nei modi più creativi ogni tipo di nave; bombe incendiarie composte di carbone, salnitro, zolfo, pece, incenso e canfora, un fuoco a prova d’acqua, di fatto ricreando la formula perduta del fuoco greco; studiò macchine volanti e persino una sorta di sottomarino… Su quest’ultimo però si fece assalire dai rimorsi di coscienza: “non lo costruisco perché poi gli uomini si assassinerebbero sul fondo del mare, lasciando annegare gli uomini a bordo”. Eh. Certo. Perché, Leonardo, come pensavi che Borgia volesse usare i tuoi cannoni a 33 canne, per suonarci una sinfonia in chiesa al posto dell’organo?!

Purtroppo la buona influenza di Borgia non fu sufficiente, e Leonardo continuò a vagare sia fisicamente sia artisticamente, lasciandosi cullare e distrarre da inutili facezie da donnicciola come la musica o la pittura.

Un altro genio incommensurabile sprecato, un’altra sconfitta per l’ordine e la giustizia… un’altra vita piena di errori dai quali trarre insegnamento.

PS: a scrivere da destra verso sinistra e al contrario son buoni tutti.