Marie Curie – Menti Incomprese #3

Maria ha quattro anni e si trova in campagna con i suoi fratelli. Una mattina sua sorella Bronia, di sette anni, legge stentatamente il testo dell’album che suo padre le porge. Allora Maria spazientita se ne impossessa e legge, solo con un po’ d’incertezza, la prima frase. Soddisfatta per lo stupore che la circonda prosegue la lettura, poi, colta dalla sensazione d’essere stata sfacciata, farfuglia una scusa: “Non l’ho fatto apposta, è così facile…”

Maria Skłodowska in Curie.

Oooh! Capacità superiori manifestate prematuramente! Dominio sull’inferiore! Impazienza e mal sopportazione verso la mediocrità! Iniziativa e carisma! Ecco un vero leader! Ecco un vero genio adatto al controllo del mondo!

L’unico errore di Maria Skłodowska (poi Curie) fu chiedere scusa.

E – sigh – cercare di fare carriera in ambito accademico, fino a ottenere la cattedra di fisica generale alla Sorbona.
PERCHÉ?! PERCHÉ MARIA, PERCHÉ?!
“Memoria, capacità di concentrazione e sete di sapere”, avevi così tanto potenziale e l’hai sprecato pure tu in scuole e università! Quale misteriosa carica magnetica hanno questi luoghi per adescare e distruggere così tanti individui pieni di potenzialità?! Io non ho fatto nessuna scuola! Ho competenze più ampie dei vostri professori, e nemmeno una laurea!

Poi che altro? La famiglia. Maria è “””costretta””” a ridurre le sue ambizioni per stare dietro alla sorella. Ah, chissà quali meraviglie avremmo avuto oggi, se Maria avesse sfruttato la sorella come cavia o al limite come assistente, invece di aiutarla a sbarcare il lunario!

Maria con l’utile coniuge Pierre.

Per fortuna fa la comparsa nella sua vita Pierre Curie, e il resto è storia. Contesto le condizioni di lavoro in cui Maria si mise (non è che ci vuole una delle vostre tanto agognate lauree per costruire una cappa d’aerazione ed evitare di essere avvelenati dal solfuro di idrogeno. O forse sì? I metri di paragone di voi scimmie semi senzienti mi sfuggono sempre), ma i risultati parlano da sé.
Marie Curie scoprì due nuovi elementi, che poi sarebbero stati chiamati Polonio e Radio. Il Polonio permise la scoperta di una delle tre particelle elementari dell’atomo, ovvero il neutrone.
Del Radio inutile parlare, giusto? Le parole RADIOgrafia, RADIOterapia, RADIOattivo, RADIOlogia, RADIOdiagnostica… vi dicono niente?!
Con il Polonio mi balocco ancora, ogni tanto; è un elemento divertente e ci si possono fare armi simpatiche.

Poi il premio Nobel, l’emancipazione della donna, blablabla… io vedo solo l’ennesima mente sopraffina costretta a venire a patti con il mondo a causa della società e delle proprie, deleterie, virtù morali.

– MORALITÀ, + MORTALITÀ!!!